Saliamo a bordo con Davide: una vita sulla strada

C’è chi guida per lavoro e chi guida perché lo sente dentro: il nostro Davide appartiene senza dubbio alla seconda categoria: la sua carriera da autista è iniziata 18 anni fa, ma la voglia di mettersi al volante è rimasta sempre la stessa.

Non ama le giornate tutte uguali e forse è proprio per questo che ha scelto un lavoro in cui ogni viaggio può trasformarsi in un'avventura. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia e scoprire cosa significa vivere la strada.

Davide, raccontaci un po’ di te. Cosa ti piace fare nel tempo libero?

«Nel tempo libero cerco di staccare un po’ la testa. Mi rilasso giocando alla PlayStation oppure guardando un bel film. Dopo giornate intense, tra viaggi e clienti, ho bisogno di qualche ora tutta per me in tranquillità.»

Da quanto fai questo lavoro e cosa ti ha spinto a diventare autista?

«Faccio l’autista da una vita, ormai sono diciotto anni. Ho sempre amato guidare: stare in macchina mi dà un senso di libertà che pochi altri lavori offrono. Mi piace scoprire posti nuovi, godermi i paesaggi e incontrare persone diverse ogni giorno. Ogni viaggio è diverso dal precedente e questa varietà è una delle cose che amo di più.»

C’è qualcosa che non ti piace?

«Come in tutti i lavori ci sono giornate più complicate di altre, ma sinceramente non cambierei questa professione. A volte ci sono imprevisti o attese lunghe, ma fanno parte del mestiere. La libertà e la dinamicità che offre questo lavoro per me valgono tutto il resto.»

Qual è stata l’esperienza più incredibile che hai vissuto al volante?

«Sicuramente l’evento di Bocelli a Forte dei Marmi. Dovevo accompagnare Gerard Butler all’eliporto: avevamo fretta, perché c’era un orario prestabilito in cui arrivare, lungo un rettilineo abbiamo trovato una macchina che non ci lasciava passare. A un certo punto Gerard si è spazientito e ha deciso di sporgersi dal finestrino, mezzo busto fuori, e di battere sul tetto dell’auto urlando di farci passare alla macchina davanti. Mi è sembrato di essere in una scena dei suoi film! È stato surreale e divertentissimo, una di quelle situazioni che non dimentichi facilmente.»

E invece la situazione più difficile che ti è capitata?

«L’anno scorso sono rimasto a piedi con due clienti in macchina: due signore americane appena arrivate con il taxi acqueo a Venezia. Le avevo appena caricate, ma una volta partiti l’auto si accendeva, ma non entrava in marcia. È stato un momento complicato, ma grazie all’assistenza Mercedes abbiamo individuato e risolto tempestivamente il problema. Nel frattempo, Enrico Limo aveva già riorganizzato tutto ed è arrivato un collega con un altro van, in modo da non creare disguidi alle due signore. Tutto si è risolto in una mezz’oretta e per fortuna le clienti sono state molto comprensive.»

Vuoi aggiungere qualcosa in più su di te o sul tuo lavoro?

«La cosa bella di questo lavoro è che cambia continuamente. Spesso faccio servizi di messa a disposizione, il che significa stare fuori anche due o tre giorni: adoro questo tipo di incarichi perché riesco a visitare città come Firenze, Milano, Verona. Mi sento fortunato: guido, lavoro, ma allo stesso tempo scopro il mondo.»

Cosa diresti a chi salirà in macchina con te per la prima volta?

«Che può rilassarsi. Penso sempre a tutto: tragitto, orari e comfort. Quello che voglio è che chi viaggia con me si senta tranquillo e rilassato: ci possiamo fare anche qualche risata lungo il percorso. Alla fine, più che portare da un punto A a un punto B, questo lavoro è fatto di relazioni, e a me piace viverle fino in fondo.»

Viaggiare con Davide significa affidarsi a un autista esperto, attento e appassionato davvero a ciò che fa. E chissà, magari anche vivrai anche tu una scena da film insieme a lui!

Logo Whatsapp